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5 elementi SEO basilari da controllare quando si lancia un nuovo sito

Scritto da:

Davide Serafini / CoFondatore & Solutions Architect

28 Novembre 2024 / Ottimizzazione motori di ricerca

Hai un nuovo sito pronto al lancio? 5 aspetti SEO da verificare, semplici ma importanti.

Il design è stupendo, nuove immagini, nuovi video, testi rivisitati, ottimizzati SEO, è tutto pronto! Rimangono solo gli ultimi accorgimenti da fare lato SEO, per assicurarsi che il sito esprima tutto il suo potenziale e la pubblicazione sia un successo.

Quando si fa un nuovo sito l’ideale sarebbe coinvolgere un’agenzia SEO fin dal principio, in modo che possa dare le giuste indicazioni sia per i contenuti che per gli aspetti tecnici per gli sviluppatori, ma anche un consulto prima della messa online può essere determinante per il successo finale del progetto!

In questo articolo troverai una parte della checklist che usiamo, presa direttamente dalla nostra documentazione interna per i nostri SEO e sviluppatori, con alcuni elementi base che potrai usare per effettuare un controllo qualità in autonomia. Alcuni elementi potranno sembrare banali o scontati (e saremmo i primi ad essere felici se così fosse), ma anni di esperienza e consulenze in cui siamo stati chiamati a risolvere delle problematiche SEO dopo il lancio di nuovi siti ci hanno insegnato che spesso si cade proprio sulle basi.

È presente il titolo della pagina?

Sembra una domanda strana, quasi stupida, perché guardando il sito vediamo facilmente i titoli delle pagine. Quello che però dobbiamo controllare è: è stato usato il codice HTML corretto per il titolo? Il codice HTML ha un suo significato (se vuoi approfondire l’argomento, abbiamo un articolo sulla SEO semantica), quindi devi assicurarti che il titolo di pagina usi un tag <h1>.

Per quanto sembri una modifica banale, usare il tag corretto è molto utile sia per la SEO che per l’accessibilità: Google usa questo tag per riconoscere il titolo principale della pagina, i lettori di schermo per aiutare le persone.

Bonus trick per gli appassionati di brand: se la tua azienda ha un claim molto forte, valuta di inserirlo in pagina e taggarlo a dovere con l’HTML corretto, in modo da dargli maggior valore!

Oltre al titolo, è una best practice usare i giusti tag per costruire lo scheletro della pagina. Leggendo solo i titoli presenti in pagina bisognerebbe essere in grado di intuire il contenuto. Di seguito trovi l’esempio preso dalla nostra homepage.

Struttura dei titoli della homepage del sito Modic
Struttura dei titoli della homepage del sito Modic

I titoli di prodotti e articoli hanno il link alla pagina?

Se il tuo sito ha le tipiche card con titolo e CTA (es. “Scopri di più”) per la lista prodotti o il blog, verifica che il titolo sia linkato alla pagina di destinazione. Spesso solo la CTA ha il link, ma una CTA generica e uguale per tutti non trasmette molto valore.

Questo accorgimento è molto utile anche per l’accessibilità: i lettori di schermo leggono il testo linkato per spiegare alla persona cosa troverà se decide di cliccare quel link, quindi un testo descrittivo sarà molto più utile e user-friendly del generico “Scopri di più”

Questo è un esempio di un sito di componentistica elettronica: oltre al Discover more, anche tutti i titoli dei prodotti sono cliccabili. Questo permette al motore di ricerca di capire che il significato della pagina collegata non è “Discover more”, uguale per tutti, ma DCooud, DConnect-WIFi e così via.

Lista di card prodotto
Lista di card prodotto

Lo stesso discorso vale anche per gli articoli di blog. Anche in questo caso sia il titolo che la CTA Read Article sono linkati.

Lista card di articoli di blog
Lista card di articoli di blog

Se il sito è in più lingue, le URL sono state tradotte?

Se hai un sito multilingue, è importante che ogni elemento sia tradotto, comprese le URL. Una situazione che capita spesso è che dal contenuto di partenza, ad esempio in italiano, che ha come indirizzo https://www.example.com/it/servizi/, si duplichi il contenuto per poi tradurlo, ma l’URL rimanga nella lingua di partenza https://www.example.com/en/servizi/ invece di diventare https://www.example.com/en/services/.

Il testo delle URL è uno degli elementi utilizzati dal motore di ricerca per comprendere il contenuti, averlo quindi tradotto è una indicazione della lingua del contenuto.

Per gli appassionati del brand, ricordatevi sempre che gli URL vengono inviate tra le persone, condivisi, fate una figura migliore se sono tradotti e consistenti con la lingua!

Sono stati pianificati i redirect dal vecchio sito al nuovo? Per tutte le pagine?

Spesso nel rifare il sito si cambia la struttura, a volte anche il CMS stesso, e non è sempre possibile mantenere le URL così com’erano in origine. Diventa necessario prevedere i redirect per collegare il vecchio sito al nuovo.

I redirect sono essenziali perché negli anni i motori di ricerca hanno mappato il sito in un determinato modo, associando a ogni pagina un valore e un posizionamento per le varie ricerche. Far sparire di botto tutte queste pagine perché non si eseguono i redirect costringerebbe il motore di ricerca a ricominciare da capo il suo lavoro, come se vedesse il sito per la prima volta, dilapidando anni di posizionamento acquisito.

I redirect, per essere eseguiti correttamente, devono essere precisi, ovvero dalla vecchia pagina alla nuova, non generici alla homepage. Talvolta ci si trova a dover implementare anche migliaia di redirect, compito tedioso da eseguire manualmente, ma ad oggi con l’intelligenza artificiale e uno script in Python anche questa attività può diventare molto più rapida e sostenibile anche su scale importanti.

Se vuoi approfondire l’argomento, abbiamo un articolo che spiega più nel dettaglio cosa sono i redirect e perché sono importanti.

Non fatelo solo per la SEO! Ricordatevi che gli URL negli anni sono stati condivisi via email, Whatsapp, social, sono usati da altri siti per linkare il vostro, sono salvati nei segnalibri del browser e inseriti nelle presentazioni. Fareste una brutta figura se da un giorno all’altro non funzionassero più!

Esempio di mappatura dei redirect per una migrazione SEO
Esempio di mappatura dei redirect per una migrazione SEO

La sitemap è stata implementata e controllata? Ci sono le pagine utili?

L’ultimo consiglio è forse il più tecnico e riguarda la sitemap: la sitemap è un file XML (o più file XML collegati tra loro) che contiene tutte le pagine che ritenete siano importanti per il sito: pagine editoriali, prodotti, categorie e così via. Assicurati che:

  1. sia stata implementata
  2. contenga solo le pagine utili
  3. contenga solo gli URL canonici e non quelli di varianti alternative di pagina

Bonus tip: se usate WordPress verificate che sia stata pulita correttamente. Spesso vengono creati dei Custom Post (tipi di contenuto) che non corrispondono a reali pagine nel sito, ma risultano indicizzate in ogni caso.

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