Lunedì 21 novembre si è tenuto l’incontro della rassegna Meet PwC dedicato alle Top 500 Imprese del Friuli Venezia Giulia. Ad ospitare l’appuntamento una location d’eccezione: l’Innovation Factory di Electrolux, il laboratorio di industria 4.0 del gruppo Electrolux.
Un’occasione speciale per Davide Serafini per ascoltare le esperienze e le opinioni sul tema ESG di alcuni giganti dell’imprenditoria friulana.
L’evento Top 500 FVG, tenutosi a pochi passi dal nostro ufficio, ha visto protagonisti Amministratori Delegati e Responsabili di 4 aziende della Regione che si sono seduti a dialogare di sviluppo sostenibile.
Tema centrale della serata è stato l’ESG (Environmental, social and corporate governance) e come, da necessità, sia invece diventato un approccio strategico per la gestione e la crescita delle imprese ospiti.
A raccontare le attività messe in atto erano presenti:
- Sergio Barel, Presidente e Amministratore Delegato di Brovedani Group SpA
- Marco Palazzetti, Amministratore Delegato Gruppo Palazzetti
- Annalisa Sluga, Responsabile Amministrativo e Finanziario del Gruppo Rosa
- Gianluca Tesolin, Amministratore Delegato bofrost* Italia Spa
Il primo argomento affrontato è stato l’esigenza di avere packaging e materie prime sempre più sostenibili, soprattutto per le aziende che lavorano con le multinazionali del Nord Europa, ancora più attente di noi ai temi ESG.
Per bofrost, che a differenza delle altre 3 aziende presenti si occupa di alimenti, l’attenzione alle materie prima vuol dire ad esempio la sostenibilità del pesce, che deve arrivare da attività certificate. Sempre riguardo la filiera, bofrost ha un codice etico dedicato che i fornitori devono accettare, così da assicurare standard molto alti su tutta la filiera.
Il tema successivo, anche logicamente, è la consegna dei prodotti: se da un lato il Gruppo Rosa ha scelto di avere stabilimenti produttivi il più vicino possibile ai proprio clienti, bofrost deve consegnare a domicilio a più di 1 milione di clienti. Per fare questo studia i percorsi per le consegne al fine di ottimizzarli il più possibile.
Un altro spunto molto interessante è arrivato invece da Marco Palazzetti, che ha fatto notare come l’Italia sia un fortissimo produttore di arredamento, di prodotti per il riscaldamento come le stufe Palazzetti, ma il primo step della filiera, ovvero la gestione della materia prima come ad esempio la coltivazione degli alberi per il legno, non avviene quasi mai in Italia. Questo non ci rende padroni dell’intera filiera di produzione e ci espone a problematiche di approvvigionamento e di prezzo.
Su questa tematica è evidente come, post pandemia, le aziende e le istituzioni si siano accorte come sia necessario ricominciare ad accorciare le filiere e riportare più vicino i vari passaggi della produzione (basta vedere ad esempio come anche Intel abbia deciso di investire 80 miliardi di euro nei prossimi 10 anni per aprire impianti di produzione e R&D in tutta Europa, Italia compresa).
Interessanti spunti di riflessione, soprattutto se considerate sulla scala dimensionale delle imprese coinvolte e all’interno del panorama di relazioni e scambi internazionali nei quali sono inserite.
Per Modic, che si sta strutturando in questo periodo anche sui temi della governance e dello sviluppo sostenibile, una serata di ispirazione per i nostri prossimi mesi (e anni!) di lavoro.