Dopo aver ultimato la realizzazione del nuovo sito di Wolf System Italia, progetto guidato dal nostro partner creativo Yalp, era il momento di rifare il tracciamento per:

  • Migrare da Google Analytics Universal a GA4
  • Aggiungere ulteriori eventi su GA4 per registrare informazioni che altrimenti sarebbero presenti solo nel CRM (es. Tipologia di richiesta, area commerciale, provincia). Questo aspetto è stato sicuramente quello più stimolante, perché ha permesso di avere a disposizione in GA4 dati che altrimenti sarebbero presenti solo nel CRM.
  • Migliorare la compliance GDPR del tracciamento di Facebook e Linkedin

Chi è il cliente?

Wolf System da oltre 50 anni è uno dei leader in Europa nella costruzione di edifici e strutture in legno. Da oltre 50 anni produce e installa in tutta Italia costruzioni industriali, agricole e vasche. Con il marchio Wolf Haus realizza invece abitazioni private.
Il gruppo nella sua interezza conta 25 filiali dislocate in 20 Paesi europei, per un totale di oltre 2.700 dipendenti.

Risultato raggiunto: maggiori informazioni registrate e Google Tag Manager riconfigurato per una gestione ottimale in futuro

Nella precedente versione del sito era già stato inserito GA4, ma non era ancora stato migrato alcun evento. La nostra attività è quindi partita da:

  • Definizione delle informazioni di interesse per il cliente
  • Audit del setup di Google Tag Manager
  • Audit delle informazioni tracciate su Google Universal
  • Audit della configurazione della proprietà GA4

La Tracking Strategy

Come prima cosa abbiamo quindi definito la Tracking Strategy, codificando in un documento Google Sheets le informazioni di interesse a livello di business, la corrispondente azione nel sito, il nome dell’evento di GA4 e eventuali parametri aggiuntivi. Nella scelta dei nomi per gli eventi, abbiamo usato il più possibile quelli predefiniti di GA4, come ad esempio generate_lead, così da essere il più consistenti possibile con la piattaforma e ottenere il massimo dai report standard di GA4.

Di particolare interesse è stata la nostra proposta di tracciare ad hoc specifici campi delle form di contatto:

  • Tipo di richiesta
  • Area commerciale
  • Provincia (ricavandola dalle città, per le visite in cantiere)

Avere queste informazioni anche in GA4 permette un’analisi più rapida delle richieste ricevute senza dover estrarre ogni volta i dati dal CRM e di poter valutare l’andamento nel tempo in base alle campagne ads che vengono attivate. Se ad esempio il cliente decide di avviare una campagna in una specifica area geografica, o per spingere una tipologia specifica di costruzione (es. Costruzioni agricole) si potrà facilmente vedere la variazione nella tipologia di richieste ricevute.

Nella form di prenotazione della visita guidata non è presente un campo provincia, quindi tramite delle variabili personalizzate e un po’ di Javascript andiamo a estrapolare il codice provincia dal campo Location e convertirlo nel nome esteso della provincia.

Dato che il sito fa da hub per altri portali del gruppo, come il Configuratore capannoni e la parte Lavora con noi, è stato deciso di tracciare in maniera specifica questi link esterni, andando quindi ad espandere il tracking dei link outbound già previsto in GA4. Abbiamo inoltre deciso di tracciare il link, quando presente, all’interno del banner giallo presente sotto al menù, così da misurarne l’efficacia.

Schermata di GA4 con il tracciamento del tipo di link esterno
Schermata di GA4 con il tracciamento del tipo di link esterno

L’implementazione con Google Tag Manager a norma GDPR

Abbiamo installato Cookiebot direttamente tramite GTM usando il modello ufficiale, che funziona molto bene e ci permette di sfruttare la gestione dei consensi di Google Tag Manager e la Google Consent Mode per i tag Google (GA4, Google Ads). Come previsto dal GDPR, i consensi di default per tutti i cookie non strettamente necessari sono tutti impostati a denied e vengono aggiornati in base alle scelte della persona.

Tutti i tag sono configurati per utilizzare la gestione dei consensi di Google, con l’accortezza per i tag non-Google, come Facebook e Linkedin, di attivarli solo se la persona ha dato il consenso alle attività pubblicitarie e remarketing.