Per un sito web è fondamentale avere un buon posizionamento nella SERP, ma affinché ciò sia possibile è necessario curare l’ottimizzazione di tutti i fattori che influiscono sul ranking, come i dati strutturati!
I dati strutturati stanno assumendo un’importanza sempre maggiore da quando si parla di web e SEO semantica. Creare un contesto semantico, spiegando ai motori di ricerca quali sono gli elementi della pagina, stabilendo anche gerarchie tra di essi, aiuta i motori di ricerca a interpretare ciò che mettiamo online: più informazioni dettagliate diamo ai crawler, più sarà facile ed automatico per il motore di ricerca interpretare il nostro contenuto.
Non solo, dare ai motori di ricerca un contenuto di valore vuol dire offrire un’esperienza utente migliore e questo, come abbiamo spiegato parlando di CWV, influisce sul posizionamento nella SERP.
Come ottimizzare il proprio contenuto online per i motori di ricerca?
Vediamo di conoscere meglio i dati strutturati e il loro funzionamento!
Cosa sono e come funzionano i dati strutturati?
Partiamo dalla definizione che ne dà Google: i dati strutturati sono “un formato standardizzato per fornire informazioni su una pagina e classificarne il contenuto” (Google Developers).
Sono definiti “strutturati” perché seguono uno schema definito, un “vocabolario” speciale consultabile su schema.org.
Come abbiamo anticipato parlando di SEO semantica, queste meta-informazioni vengono inserite a livello di codice delle pagine e danno ai motori di ricerca maggiori informazioni quando devono classificare il sito web.
Anche grazie all’utilizzo corretto dei dati strutturati, il motore di ricerca capisce il contenuto della pagina e lo usa per soddisfare le query degli utenti, fornendo loro informazioni pertinenti e utili per la loro ricerca.
Ad esempio, in un sito di ricette i dati strutturati indicheranno esplicitamente al motore di ricerca quali sono gli ingredienti, il tempo di preparazione, la temperatura di cottura, ecc.
Esistono 3 tipi di formati di dati strutturati:
- RDFa (Resource Descriptive Framework in Attributes);
- microdati;
- JSON-LD (JavaScript Object Notation for Linked Data).
I primi due linguaggi utilizzano attributi HTML aggiunti ai normali tag presenti in pagina per assegnare un nome alle proprietà che si desidera esporre come dati strutturati. Il JSON-LD invece utilizza il codice JavaScript in modo del tutto indipendente dal contenuto realmente presente, inserendo la notazione in un tag <script> nell’intestazione o nel corpo della pagina. Questo terzo formato è quello consigliato da Google ed è anche il più usato.


Non implementare correttamente i dati strutturati può però risultare controproducente. L’uso dei dati strutturati, infatti, deve seguire le rigorose linee guida di Google al fine di garantire un’esperienza di ricerca di alta qualità per gli utenti. Così non fosse, il sito web potrebbe ricevere un ranking meno favorevole o venire contrassegnato come non idoneo per i risultati avanzati nella SERP.
Per aiutare Google a capire qual è lo scopo principale della pagina, le linee guida raccomandano di includere il tipo principale di dati strutturati che rispecchia tale scopo. Ad esempio, la pagina relativa ad una ricetta, dovrà includere i dati strutturati “Ricetta” oltre a “Video” e “Recensione”. In questo modo la pagina sarà idonea per più aspetti nella ricerca (risultati avanzati di ricette, ricerca di video e snippet recensione).


Sì, ma quali dati strutturati usare e come sceglierli? Per questo passaggio è fondamentale il “vocabolario” di cui abbiamo parlato poco sopra. Ci sono diversi schemi disponibili su Schema.org tra i quali è possibile scegliere in base al tipo di contenuto che si vuole arricchire.
Tra i più usati ci sono:
- Organizzazione
- Persona
- Articolo
- Autore
- Attività locale
- Prodotto
- Offerta
- Libro
- Film / Serie TV
- Ricetta
- Evento
Quali sono i dati strutturati più utili per un blog aziendale?
Article
Usato nelle pagine di news, blog e articoli ne migliora l’aspetto nella SERP di Google. Così possono venire mostrate, ad esempio, nel carosello “Notizie principali”, mettendo in evidenza dati come il testo del titolo, immagini e data di pubblicazione dell’articolo.
Author
Identifica l’autore o gli autori del contenuto.

Quali sono i dati strutturati più utili per l’ecommerce?
Product
Identifica un prodotto con prezzo e disponibilità, che saranno visualizzati direttamente come risultato di ricerca avanzato sia in Google Ricerca sia in Google Immagini.
Review
In particolare, uno “snippet recensione” è un breve estratto di una recensione o valutazione (di solito una media dei punteggi di valutazione combinati di molte review) preso da un sito web di recensioni. Quando viene usato, Google può decidere di mostrare un rich snippet con stelle e altre informazioni provenienti da recensioni.
Offer
Identifica la presenza di un’offerta, come una promozione o una riduzione del prezzo, del prodotto, che viene visualizzata direttamente nei risultati di ricerca.

Altri dati strutturati importanti
FAQ e Domande e Risposte
Una pagina FAQ (Frequently Asked Question) in cui è correttamente utilizzato il markup faq può apparire nei risultati avanzati di ricerca e essere anche utilizzata dall’Assistente Google.
Le pagine “Domande e Risposte” sono le pagine in cui ad una domanda segue una risposta e per questi si usano i markup QAPage, Question e Answer. Anche in questo caso, l’uso dei markup può far sì che Google generi uno snippet migliore nella SERP.

Breadcrumb
Le “breadcrumb” in una pagina web in una pagina indicano la posizione della pagina nella gerarchia del sito. Questo semplifica la comprensione e la navigazione del sito da parte degli utenti.
È anche possibile specificare tracce di breadcrumb multiple per una singola pagina, se questa è raggiungibile in diversi modi.

Attività locale
Con i dati strutturati per un’attività locale, si danno indicazioni a Google su informazioni come l’orario di lavoro, i reparti di un’azienda, le recensioni, ecc.
Se i dati strutturati sono usati correttamente, quando gli utenti cercano un’attività locale sul motore di ricerca, Google può mostrare loro una scheda riassuntiva con i dettagli di quell’impresa.

I dati strutturati servono a Google per ottenere informazioni aggiuntive da poter fornire agli utenti che eseguono delle ricerche online.
Utilizzando i dati strutturati è possibile che Google pubblichi uno rich snippet della nostra pagina nella SERP aumentando quindi il CTR, si può accedere a funzionalità di ricerca supplementari come la rete Shopping o l’Assistente Google, permettendoci di farci trovare più facilmente dagli utenti online.
I dati strutturati, quindi, se usati correttamente e secondo le linee guida indicate da Google, possono portare di sicuro molti vantaggi al nostro sito web. Il segreto sta, ovviamente, nell’ottimizzazione e a questo ci pensiamo noi!